Elia Alamandi. Pare fosse questo il nome del primo ebreo che, nel 1640, decise di stabilirsi in Piemonte, a Torino. Da allora, l’afflusso di ebrei – soprattutto sefarditi, provenienti dalla Spagna – non si è mai arrestato, fino a costituire un gruppo perfettamente inserito nel tessuto piemontese.
Nel ‘700 erano già oltre 5.000 gli ebrei in Piemonte, e di questi oltre 1.500 vivevano a Torino. Con l’illuminismo, dopo la rivoluzione francese, agli ebrei fu data molta più libertà che in precedena e furono loro concessi maggiori diritti, anche nel commercio e nell’impresa. Un simbolo del “nuovo corso” piemontese fu David Zevi, che dopo essere stato eletto sindaco di Chieri (cintura di Torino) vi aprì una fabbrica che dette lavoro a centinaia di persone. Insieme agli affari crebbe la possibilità di praticare la religione, e vennero edificate le prime Sinagoghe che, in Piemonte, rappresentano luoghi di culto di grande bellezza artistica ed architettonica. Questo itinerario propone un aspetto insolito della nostra regione, insolito ma di grande profondità culturale e religiosa.
LA QUOTA SI INTENDE PER PERSONA CON SISTEMAZIONE IN CAMERA DOPPIA BASE.
Stanza singola e tripla su richiesta.
Riduzione o supplemento per hotel di categoria inferiore o superiore su richiesta.
Quotazione tariffa bambino su richiesta.